Uno sguardo approfondito al mercato del gioco d'azzardo in Italia

Uno sguardo approfondito al mercato del gioco d'azzardo in Italia

Il settore del gioco d'azzardo in Italia sta subendo una trasformazione epocale. L'Italia, da sempre un baluardo del gioco d'azzardo in Europa, ha recentemente superato il Regno Unito come il primo mercato del continente per ricavi lordi da gioco (GGR), attestando stime di entrate superiori a 21,6 miliardi di euro.

Questi numeri così imponenti ci raccontano una storia di riforme, rinnovi delle licenze e di un crescente consolidamento del mercato. Tutti e tre i fattori stanno riformando e, in certo modo, rinforzando il settore. Oggi, i fattori di cui sopra concorrono a ridisegnare il settore dall'interno. Risultato finale: un numero crescente di operatori passa a un casino on line aams, ovvero a un gioco legale e, per di più, affidabile.

Un settore fiorente sotto nuovi controlli

Il gioco d'azzardo in Italia ha sempre avuto radici molto profonde, sia sotto il profilo culturale sia economico. Dalle lotterie statali ai punti scommesse, fino all'ascesa delle piattaforme online, il popolo italiano ha sempre manifestato un certo interesse per i giochi di sorte. Questa passione si è tradotta in una cifra che tocca i 5 miliardi di euro di GGR online e 16,5 miliardi provenienti da operazioni terrestri.

Anche se il settore è in espansione, inchioda, il made in Italy istiga e il controllore di turno ingigantisce. Insomma, frenano! Lo fanno nel nome di un bene che è inalienabile e irrinunciabile: la salubrità dei vini, la tutela dei consumatori, la sicurezza e la legalità nel settore. Parola d’ordine? Affrancare quello che è un settore in crescita, ma che da quaranta anni è in mano a collettività di italiani riuniti in consorzi. Un consorzio, dove i membri hanno impegni, diritti, doveri e dove la regola è: non danneggiare l’immagine del vino che è in consorzio!

Rinnovo delle licenze: una barriera da 7 milioni di euro

Il programma di rinnovo delle licenze di gioco online è il fulcro di queste riforme. Sono scadute le licenze precedenti e, per garantire continuità operativa, è stato concesso un prolungamento temporaneo in attesa dell'avvio di una nuova gara pubblica.

L'ADM ha indetto questa gara per limitare drasticamente il numero delle licenze e rendere così più professionale, più solido e più strutturato il settore. Le licenze sono ora 50 e ciascuna costa 7 milioni di euro. Valide per nove anni, esse devono consentire ai soggetti che le detengono di realizzare un insieme di attività sufficienti a rientrare nelle spese sostenute.

I requisiti che devono essere soddisfatti per partecipare al bando sono molto severi e includono: 1. Soglie minime di fatturato 2. Infrastrutture tecniche certificate 3. Protocolli antiriciclaggio 4. Conformità alla normativa italiana sul gioco d'azzardo. È rimasto aperto per 2 mesi, e poi è iniziata la valutazione delle domande.

Consolidamento e contrazione del mercato

Come previsto, il costo d'ingresso elevato ha spinto il mercato verso una concentrazione. Secondo Davide Pellegrino, esperto di Bookmakerbonus Italia, il sistema è stato pensato per "ridurre il numero di operatori attivi nel settore".

Si prevede che il numero degli operatori autorizzati scenda da oltre 80 a circa 30-35. Questo comporterà una concentrazione di oltre la metà dei ricavi del gioco online nelle mani di 4 o 5 grossi operatori.

I concorrenti non solo devono far fronte a un costo d'entrata alto, ma devono anche dimostrare la propria solidità economica e operativa. Per fare ciò, occorre garantire un fatturato di almeno 3 milioni di euro, in crescita, nei 2 anni precedenti; va presentata una buona dogana bancaria; e, soprattutto, va ampiamente dimostrato che il progetto è perfettamente in linea con i requisiti tecnici e standard di protezione del giocatore.

"Il costo elevato e il limite al numero di marchi per operatore faranno certamente uscire dal mercato i piccoli operatori e quelli meno solidi", afferma Pellegrino. "Con meno attori in gioco, il mercato sarà probabilmente più competitivo, ma anche più orientato alla qualità e al rispetto delle regole. Questo lo renderà più sicuro e affidabile per i giocatori."

Le operazioni di fusione e acquisizione stanno trasformando il panorama. Il colosso Flutter Entertainment (proprietario di FanDuel e Paddy Power), ha acquisito Snaitech, che va ad aggiungersi alla controllata italiana Sisal. La entità combinata controlla ora una fetta importante sia del mercato retail che di quello digitale.

Riforma normativa: tasse, pubblicità e controlli

Il momento opportuno per riformare il nostro settore è finalmente giunto e porta con sé l'auspicato aumento della tassazione sul GGR online.

  • Scommesse sportive su internet: dal 24% al 24,5%. 

  • Giochi d'azzardo online: dal 25 al 25,5%

  • Scommesse da negozio: dal 20% al 20,5%.

Un'eccezione notevole è stata applicata alle scommesse sui cavalli, con un'aliquota che scende al 20,5%. Si tratta di una riforma che, in effetti, fa scendere l'importo complessivo delle tasse che i raccoglitori di scommesse devono versare. Ma è anche una riforma che investe in un segmento in difficoltà. E, da questo punto di vista, si configura come un intervento di sostegno.

L'ADM ha apportato cambiamenti in corso d'opera, ma ha anche messo in atto misure molto più severe contro il gioco d'azzardo illegale. Ha bloccato migliaia di piattaforme non autorizzate e ha effettuato decine di migliaia di ispezioni. Sta anche investendo in un potenziale molto più forte per il monitoraggio, basandosi sull'intelligenza artificiale, in modo da poter lavorare anche in tempo reale. Tutti questi sforzi hanno un nome: miglioramento delle attività anti-riciclaggio.

Il mercato nero, però, rappresenta ancora una minaccia concreta. Si parla di un volume di gioco stimato che raggiunge i 25 miliardi di euro su siti non autorizzati. Secondo l'EGBA, questi fenomeni possono dipendere dalle politiche restrittive che adesso l'Italia ha nei confronti del gioco, come ad esempio il divieto totale di pubblicità, che è in effetti anche un divieto di comunicazione.

Sfide e opportunità all’orizzonte

Con la regolamentazione in atto, l'Italia deve far fronte a un rincaro energetico senza precedenti. Il mercato della fornitura di energia elettrica è in crisi, continua a ricevere input negativi e a innalzare i costi; ed è questo lo scenario in cui l'operatore pubblico INWIT, controllato da TIM e da Vodafone, si prepara a portare a termine la transizione dall'era della reclusione a quella della libertà vigilata. Il CALCIT (CControlle dell'ILLuminazione di TIM) ha haBuy e alzato le soglie economiche e operative per il servizio di energia elettrica, e ha limitato l'accesso al sistema a soli operatori solidi. Questo ha già cambiato le regole del gioco.

Per ottenere un esito positivo, gli operatori non potranno più contare solo sul marketing o sull'ingresso rapido in un dato mercato. Riuscirà chi punterà alla sostenibilità, all'integrità, all'innovazione strategica. Come dice Pellegrino, "l'Italia non vuole solo limitare il gioco: lo vuole fare meglio".

Nei prossimi anni sarà messa a prova la capacità di bilanciare protezione dei consumatori, crescita del mercato e concorrenza leale. La strategia può comunque funzionare e, nel caso, l’Italia potrà diventare il modello di riferimento in Europa per il gioco d’azzardo regolamentato.

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